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Darete [dar$te] pers. m. mit.

Personale, ossia nome proprio di persona, maschile, non più in uso presen­temente ma portato da un personaggio che si può dire mitologico (è ricordato nell’«Iliade», e per arbitrio letterario va sotto il suo nome una tardiva storia della fine di Troia), Darete ha la pronunzia che la sua grafia lascia indovinare di per sé, con l’unica precisazione dell’accento sulla penultima vocale (conforme alla quantità lunga della vocale corrispondente nel latino Dares, genitivo Darētis [dar$tiS]) e del timbro aperto che ha la vocale tonica -e- così come tutte, di regola, le -e- toniche (e ugualmente gli -o- tonici) dei latinismi e grecismi dòtti (a differenza dell’-e- di darete 2a plurale del futuro di dare, la cui pronunzia esatta [dar%te] si ricava com­binando quanto è detto sulle terminazioni verbali -ete, -rete alle pagine …, … e … dell’introduzione con quanto è detto alla voce dare sul futuro di questo verbo).

   

DOP

Redatto in origine da
Bruno Migliorini
Carlo Tagliavini
Piero Fiorelli

 

Riveduto, aggiornato, accresciuto da
Piero Fiorelli
e Tommaso Francesco Bórri

 

Versione multimediale ideata e diretta da
Renato Parascandolo