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aiola [aL0la] (oggi lett. aiuola [aLU0la]) s. f. — es.: L’aiuola che ci fa tanto feroci [l aLU0la ke ©©i f# tt#nto fer1©i] (Dante); giocava per le pinte aiole [Jok#va per le p&nte aL0le] (Carducci); il terreno nudo, le aiole sguarnite, le erbacce [il terr%no n2do, le aL0le @gUarn&te, le erb#©©e] (Calvino) — costante oggi l’uso del trittongo nelle scritte esposte al pubblico: vietato calpestare le aiuole — dim. aiolina [aLol&na]: il cavallino, la carrozzina, l’aiolina [il kavall&no, la karroZZ&na, l aLol&na] (Pascoli) — accr. aiolone [aLol1ne] s. m.: aioloni secenteschi [aLol1ni Se©ent%Ski] (Ojetti) — sim. i cogn. Aiola (e Ajola), Aiuola — Aiola [aL0la] anche nome di varie località (E.-R., Tosc., ecc.), a volte con la var. Aiuola [aLU0la]; ma con pn. sdrucciola, e senza variante, Aiola [#Lola] villaggio in Lunigiana